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Emergenza abitativa in Valdinievole, Caritas lancia raccolta per la Quaresima

PESCIA (12 marzo 2025) – Per la Quaresima 2025, la Caritas diocesana di Pescia, come ogni anno, promuove una raccolta caritatevole appellandosi a tutte le parrocchie e ad ogni persona di buona volontà. Focus di questa raccolta è l’emergenza casa, bene primario di ogni famiglia, bene sociale che negli ultimi tempi sta per troppe persone diventando un miraggio; tali sono i preoccupanti segnali che giungono dai vari punti della rete Caritas sul territorio diocesano.

di Matteo Della Bartola

Si rileva una crescente difficoltà a trovare case o appartamenti in affitto e questo riguarda famiglie o persone che possono contare su un unico reddito così come i casi di anziani che non riescono a fare quadrare i loro bilanci. Si aggiunge pure una certa diffidenza di molti proprietari a mettere in affitto le case sfitte. Persistono anche situazioni di “bassa soglia” ovvero casi di persone che trovandosi in difficoltà economiche (senza reddito o con reddito insufficiente) vengono per alcuni periodi alloggiate presso strutture ricettive del territorio, disposte a collaborare, per quanto possibile, a lenire questa emergenza.

Su questo scenario non proprio incoraggiante, si stagliano anche luci di speranza: ci sono sul territorio alcune strutture di accoglienza. La formula è quella del «co-housing», modello abitativo collaborativo. Più persone o famiglie vivono in una casa o in un appartamento progettato per favorire la condivisione di spazi e servizi. Questo modello promuove stili di vita più economici grazie alla condivisione di risorse. Il cohousing può essere adottato da varie fasce di popolazione tra cui giovani, anziani, famiglie. Caritas sostiene tre realtà sul territorio valdinievolino: due a Montecatini e uno a Pescia. Le persone accolte sono a oggi nove. Uomini soli autosufficienti e donne sole autosufficienti.

Ogni progetto di accoglienza ha un comune obiettivo: fare sì che l’ospite ritrovi la propria autonomia e il proprio spazio nella società. Se da un lato gli ospiti devono impegnarsi a riscattare la propria condizione di disagio e non solo essere percettori passivi di assistenza, dall’altro lato esiste una rete di servizi specialistici che al bisogno vedono coinvolti medici, psicologi, educatori, avvocati e se presenti i familiari degli ospiti.Il passaggio successivo per alcune persone, è stato coabitare in altri appartamenti in modo autonomo; quindi pagando affitti, bollette riuscendo finalmente a gestire la quotidianità di una casa.

L’appello che Caritas diocesana, tramite la rete delle parrocchie rivolge a tutta la cittadinanza non vuole essere quindi una mera raccolta di fondi per una elemosina. Le finalità sono mirate a sostenere famiglie, singole persone e a favorire progetti di coabitazione e di cohousing che possano ridare dignità a persone che vivono una fase di difficoltà.

Il commento del vescovo Fausto Tardelli: «La campagna di solidarietà proposta dalla Caritas diocesana per questa Quaresima ci deve vedere impegnati tutti quanti come Chiesa pesciatina. E’ un’iniziativa ecclesiale corale che coinvolge tutte le parrocchie, le associazioni, i gruppi. Ci dobbiamo sentire uniti in quest’opera, sotto la guida del vescovo e con la partecipazione più ampia possibile per un sostegno concreto alle famiglie in difficoltà per la casa».

Chi è interessato ad approfondire e volesse donare del proprio tempo o risorse può contattare: Caritas diocesana di Pescia, telefono 0572 477916. Per donazioni Iban: IT89C0835824901000000110341 intestato a diocesi di Pescia, causale Quaresima 2025.

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Tag: , , , Last modified: Marzo 12, 2025
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