Fipe: “Consumi in fase di stallo, serve strategia di promozione più ampia”

Pistoia (mercoledì 9 aprile 2025) — “La crescita dei consumi nei pubblici esercizi, alla quale abbiamo assistito nel post pandemia, è terminata. Il potere d’acquisto delle famiglie è minato dall’inflazione e dai rincari energetici. Servono strategie nuove”. A dirlo è Daniele Andreotti, vicepresidente Fipe Confcommercio, che commenta così l’ultima ricerca della Federazione nazionale. Uno sguardo che riflette pienamente la situazione dei singoli territori, Pistoia compresa.

di Matteo Della Bartola

Secondo il report, infatti, a gennaio 2025 gli italiani che hanno deciso di consumare fuori sono stati circa l’88%, ma lo scontrino medio si è assestato appena sui 10 euro. Il 57% ha scelto i bar, il 21% i ristoranti, il 9% fast food o self-service. Inoltre, il 33% dichiara di aver modificato le proprie abitudini relativamente al consumo di alcolici, come conseguenza dell’entrata in vigore del nuovo codice della strada. Più in particolare, il 23,7% ha dichiarato di “bere molto meno dovendosi mettere alla guida”, mentre il 9,8% ha risposto che “Adesso è meglio non bere affatto”, nonostante non si trovasse in condizioni di rischio reale, agendo per preoccupazione.

“Se guardiamo invece al 2024 – commenta Andreotti – l’anno si è chiuso con una crescita del + 1.6%, ma è stata l’ultima in ordine di tempo. La risalita post pandemica si è arginata, adesso il settore è in stallo, e su di esso gravano costi crescenti, tra bollette e materie prime”.

“A fronte di tutto questo è evidente come servano soluzioni nuove. I pubblici esercizi sono il cuore pulsante di un tessuto economico cittadino che, a Pistoia, denota segni di grave sofferenza. Gli eventi, da soli, non possono bastare per fornire la spinta adeguata. Devono essere inseriti nella cornice di una strategia più strutturata, che coinvolga tutti gli stakeholders. Non sottovalutare l’impasse in cui versa il settore, alla luce anche della desertificazione commerciale del centro storico, come evidenziato dal recente report di Confcommercio, è assolutamente fondamentale”.