SIENA (mercoledì 27 marzo 2024) – In seguito ad episodi di acceso confronto tra i contradaioli di Siena, sono in corso i processi per decretare i fronteggiamenti come semplice spirito di appartenenza o come reato punibile.
di Mauro Binetti
Tradizione o reato? Negli ultimi anni a Siena i rappresentanti di alcune Contrade si sono resi protagonisti di episodi parecchio movimentati che li hanno portati a entrare in contatto tra loro in maniera piuttosto accesa. I diretti interessati rivendicano una condivisa attitudine al confronto, dettato dal forte spirito di appartenenza alle rispettive Contrade in occasione del tradizionale Palio, ma per la Procura la questione sarebbe diversa: sono attualmente in corso infatti dei processi per decretare tali atti come effettive dimostrazioni di sano agonismo o come dei veri e propri reati punibili come rissa e perfino resistenza a pubblico ufficiale.
Alcuni dei contradaioli coinvolti, appartenenti in particolare a Nicchio e Valdimontone, si sono visti confermare in appello la pena, consistente in un pagamento di una multa salata. Quanto alla Contrada della Torre, il ricorso presentato in Cassazione da questa è stato respinto poiché ritenuto inammissibile. In attesa di ulteriori udienze e relative sentenze, alcune delle quali hanno già decretato il loro verdetto tra condanne e assoluzioni e altre che vedranno chiamati in causa testimoni anche tra poliziotti della Municipale, i contradaioli continuano a sostenere l’importanza del contesto in cui si sono verificati i fronteggiamenti, giustificandoli come corollario delle tradizionali manifestazioni legate al Palio.
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Tag: appartenenza, confronto, contrade, Cronaca, cultura, fronteggiamenti, processi, reato, Siena, spirito, tradizione Last modified: Marzo 27, 2024