Mensa Bandini a Siena: è ancora polemica tra rettori, Regione e studenti, aggiornamenti nei prossimi 15/20 giorni

19 FEBBRAIO 2024 – Il caso mensa Bandini continua a far discutere: durante l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università per Stranieri di Siena, il rettore Tomaso Montanari ha sottolineato l’urgenza di aprire due mense d’Ateneo in città. Gli risponde il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, affermando davanti ai giornalisti che “la questione non è così urgente”.

di Anita Testa

LA SITUAZIONE ATTUALE – Giani infatti incontrerà i rettori nei prossimi 15-20 giorni, rimarcando la possibilità di usufruire delle convenzioni concesse a Siena per il diritto allo studio. Tali incentivi si scontrano con la presunta inattuabilità della riapertura della mensa Bandini, chiusa dal 2021 per lavori di adeguamento ai rischi sismici. I cantieri – ha dichiarato il vicesindaco di Siena Michele Capitani in consiglio comunale, lo scorso sabato 17 febbraio – andrebbero a intaccare i privati della zona e dunque sono stati valutati come infattibili dalla stessa amministrazione.

IL FUTURO DELLA MENSA – Una speranza più concreta è rappresentata dal “Fondo di sviluppo e coesione” che verrà firmato dalla Regione Toscana con la Presidente del consiglio Giorgia Meloni nelle prossime settimane: nel documento, sostiene ancora una volta Giani, si parla anche della mensa Bandini e dell’esigenza di uno spazio sicuro garantito dal Dsu. Riguardo all’immobile, l’opzione per ora più plausibile è quella di venderlo per poi realizzare mense in luoghi più adeguati.

L’OPPOSIZIONE DI CRAVOS – La polemica sulla mensa Bandini e sulla sua possibile riapertura persiste anche grazie alle recenti insistenze del gruppo Cravos, associazione studentesca senese che si è opposta alle dichiarazioni di Capitani sopra riportate: il gruppo universitario ha assistito al comunicato del vicesindaco, e ha chiesto di essere invitata alla tavola di confronto tra Regione, rettori e Comune per parteggiare in difesa di una riapertura tempestiva. “Esprimiamo seria preoccupazione riguardo alla possibilità di valutare soluzioni alternative”, affermano gli studenti di Cravos, “crediamo ancora che la soluzione più rapida e adeguata sia quella di riaprire Bandini avviando immediatamente i lavori di riqualificazione dell’immobile.”