Pistoia (mercoledì 9 aprile 2025) — L’introduzione di un meccanismo automatico di sospensione dei versamenti fiscali, retributivi e previdenziali per le imprese in aree colpite che siano danneggiate da interruzioni viarie prolungate, con particolare attenzione alle aree periferiche e montane. È questo l’obiettivo della risoluzione approvata ieri dal consiglio regionale su proposta del presidente della commissione per lo sviluppo delle aree interne Marco Niccolai, del Partito Democratico. “Non comprendo – sottolinea l’esponente Pd – come mai il centrodestra si sia astenuto sulla proposta che nasce dal confronto con le aziende danneggiate dalla chiusura: sono sempre solerti nel chiedere alla Regione di intervenire, anche se la Regione lo fa dal 2019 ormai, ma quando si chiede al Governo di farlo si preferisce stare in silenzio nonostante i casi si moltiplichino su tutto il territorio nazionale”.
di Matteo Della Bartola
La risoluzione chiede alla giunta regionale di attivarsi nei confronti del Governo ponendo la questione nella conferenza Stato-Regioni: “Nelle aree interne, montane e rurali – spiega Niccolai – le attività economiche si trovano in una condizione di maggiore fragilità a causa della distanza dai grandi centri, della scarsa accessibilità e della dipendenza da poche infrastrutture viarie, e la loro chiusura prolungata quindi può determinare effetti economici gravi per imprese e lavoratori autonomi. Questo avviene soprattutto dopo frane o smottamenti oppure a causa dello svolgimento di lavori di manutenzione straordinaria di ponti o altra viabilità, determinando un drastico calo della clientela per le attività commerciali, turistiche e produttive, nonché un aumento dei costi operativi per le imprese manifatturiere, costrette a sostenere percorsi alternativi più lunghi e onerosi per il trasporto di merci e materiali”.
A oggi gli interventi pubblici di sostegno a fronte di tali criticità si concretizzano in misure di ristoro erogate ex post della Regione per eventi eccezionali e dopo la verifica del calo del fatturato, “quindi molto dopo il periodo di chiusura della strada. Quello che occorrerebbe – propone l’esponente Pd – è un aiuto durante il periodo di minor lavoro, che può darlo solo lo Stato magari con la sospensione degli adempimenti fiscali durante il determinarsi delle interruzioni viarie. Questo è il modo più efficace per sostenere il tessuto economico durante l’evento critico. La Regione interviene con ristori che, per loro natura, sono parziali e possono intervenire solo una volta conclusi i lavori proprio per consentire che siano adeguati al danno provocato alla chiusura, ma le imprese vanno sostenute durante, non solo dopo i lavori”.
Sul fronte degli aiuti alle aziende in difficoltà a seguito di chiusure di importanti tratti viari “la Regione Toscana – ricorda Niccolai – è stata tra le prime in Italia introdurre sostegni economici fin dal 2019 con l’interruzione della E78, per poi replicare ad esempio con le imprese interessate dal crollo del viadotto di Albiano sul fiume Magra, dalla chiusura del ponte di Bellavista nei pressi di Poggibonsi, dal ponte degli Alberghi e del ponte dei Mandrini in Provincia di Pistoia. Serve un sistema strutturato e stabile di sospensione automatica di imposte e tributi fino al ripristino della normale accessibilità alle infrastrutture di collegamento, per sostenere durante il bisogno chi ne è colpito, nell’ambito di una disciplina organica concernente le politiche di tutela dei territori soggetti a isolamento viario”.