PISTOIA (27 febbraio 2025) – L’Associazione vivaisti italiani esprime profonda preoccupazione per la crescente ondata di furti di piante che sta colpendo le aziende del territorio pistoiese.
di Matteo Della Bartola
Il presidente Alessandro Michelucci segnala che le condizioni meteo delle ultime settimane – caratterizzate da abbondanti piogge – hanno reso il terreno particolarmente cedevole, facilitando l’eradicazione delle piante ed incentivando le attività criminose. Nelle scorse settimane si erano verificati furti di 3-4mila piante nel cuore del distretto, ma nella notte tra il 24 e il 25 febbraio la situazioni è peggiorata drasticamente. In particolare tre aziende di spicco – Baldacci, Innocenti e Giacomelli – hanno subito ingenti danni nei territori di Ramini, San Pantaleo e Casalguidi, col furto di oltre 10.000 esemplari tra aceri e magnolie.
“L’entità di questi furti non rappresenta solo una perdita economica immediata per le aziende colpite, ma incide anche sul mancato guadagno futuro legato alla vendita di piante già formate, spesso di tre anni di età”, sottolinea Michelucci. “Si tratta di un attacco al patrimonio produttivo di un settore strategico per il Made in Italy, che esporta in tutto il mondo e garantisce occupazione e sviluppo locale”.
Oltre al danno per le aziende derubate, questo fenomeno ha impatto devastante anche sul mercato vivaistico. Le piante sottratte, infatti, vengono spesso reimmesse illegalmente in commercio a prezzi stracciati, creando un effetto “dumping” che svaluta l’intero comparto, andando ad alterare le dinamiche di mercato e danneggiando chi opera in modo trasparente.
“Ci ritroviamo con le nostre stesse piante, frutto di anni di cura e investimenti, vendute come merce di fine serie, magari danneggiate e fuori standard. Questo danneggia la reputazione dei nostri vivai, che sono sinonimo di eccellenza a livello internazionale”, denuncia Michelucci. “Un danno d’immagine che non possiamo permetterci”.
Oltre alle denunce già presentate dai vivaisti colpiti, la prefettura di Pistoia ha contattato il presidente Michelucci per essere informata nel dettaglio sull’accaduto. L’Associazione vivaisti italiani ha dunque trasmesso tutte le informazioni necessarie, evidenziando la gravità della situazione e la necessità di azioni tempestive. Contestualmente, lo stesso Michelucci ha informato il corpo forestale, che sta seguendo attentamente la vicenda.
“In un momento storico in cui il settore è già messo alla prova da sfide economiche e normative sempre più stringenti, non possiamo permettere che la criminalità metta ulteriormente a rischio la competitività delle nostre aziende. Chiediamo alle istituzioni locali e nazionali un intervento tempestivo e coordinato per garantire sicurezza e tutela a uno dei comparti più vitali dell’agricoltura italiana”.
L’Associazione vivaisti italiani continuerà a monitorare la situazione e a collaborare con le autorità competenti affinché venga ripristinata la sicurezza nel distretto vivaistico pistoiese.
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