PISTOIA (27 febbraio 2025) — Lo stillicidio di furti nei vivai pistoiesi ha ripreso vigore, complice il terreno bagnato – dopo le piogge dei giorni scorsi – che ha facilitato l’estirpazione delle giovani piante. “Un fenomeno che non si è mai fermato”, spiega Coldiretti Pistoia. “Nonostante le precauzioni, la costante attenzione e le denunce dei vivaisti, i furti in vivaio sono operazioni semplici, considerando che un baule di un’auto può contenere migliaia di piantine, così come nei borsoni da viaggio abbandonati rinvenuti in un canneto in questi giorni”.
di Matteo Della Bartola
“Come più volte evidenziato – continua Coldiretti Pistoia -, sono molti gli indizi che fanno pensare a furti su commissione, di chi sa quale tipologia di pianta va per la maggiore in quel momento. Il vivaismo ornamentale di Pistoia non può subire la concorrenza ‘di ritorno’ di chi si è appropriato illegittimamente di piante che dovevano essere patrimonio pistoiese”.
“Abbiamo tutti il dovere di permettere alle forze dell’ordine di svolgere il loro lavoro nel modo più efficace possibile. Quindi invitiamo tutte gli imprenditori vivaistici che subissero un furto a denunciare l’accaduto, a prescindere dall’entità della refurtiva. Ogni singola denuncia è di grandissima importanza”.
Il settore del florovivaismo pistoiese vive una fase di estrema delicatezza, dove accanto al costante favore che il mercato riserva alle piante ornamentali delle aziende pistoiesi “ci sono fenomeni – conclude Coldiretti Pistoia – che preoccupano a cominciare dalla riduzione dei margini, che rende più difficile investire in innovazioni. Poi il cambiamento climatico e le ulteriori incertezze, dettate dai rapidi cambiamenti geopolitici, a cui il settore è molto reattivo, vista la straordinaria propensione all’export delle nostre aziende”.
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