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Sofia Bernkopf, sei condanne per la tragica morte in piscina

articolo di Sveva Di Palma

Il 17 luglio 2019, una tragedia sconvolse Marina di Pietrasanta: Sofia Bernkopf, una bambina di 12 anni, morì annegata dopo essere rimasta incastrata con i capelli in una bocchetta dell’idromassaggio della piscina di uno stabilimento balneare. L’incidente, causato probabilmente da un malfunzionamento o dalla mancata conformità dell’impianto alle norme di sicurezza, ha lasciato un segno profondo nella comunità e ha portato a un lungo processo.

La sentenza

Ieri, il tribunale ha emesso la sentenza: sei condanne e un’assoluzione. I quattro titolari dello stabilimento balneare, due coppie, sono stati condannati a 3 anni e 2 mesi di reclusione. Il bagnino in servizio al momento dell’incidente ha ricevuto una pena di 2 anni e 2 mesi, mentre il costruttore e installatore della vasca idromassaggio, un uomo di 62 anni residente a Massa e Cozzile, è stato condannato a 4 anni di carcere. È stato invece assolto un altro bagnino stagionale, che lavorava nello stabilimento da pochi giorni e non aveva responsabilità dirette.

Questa vicenda dolorosa ha riacceso il dibattito sulla sicurezza negli impianti pubblici e sulla necessità di garantire una manutenzione rigorosa per prevenire incidenti simili. La famiglia di Sofia, che ha vissuto un lutto incolmabile, spera che questa sentenza possa almeno rappresentare un passo verso la giustizia e sensibilizzare sull’importanza della sicurezza.

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Tag: , Last modified: Dicembre 12, 2024
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