Scritto da 3:30 pm Monsummano Terme, Cronaca

Stupro di Chianciano: dopo settembre 2023, l’avvocato della vittima torna a chiedere l’incidente probatorio

Stupro di Chianciano

CHIANCIANO TERME (martedì 5 marzo 2024) – Continuano le indagini sullo stupro di Chianciano. Oggi a parlare è l’avvocato Luciano Guidarelli, legale della campionessa di scherma violentata lo scorso agosto: “È ancora sotto choc, non rientrerà in Italia”, dichiara, e reclama l’incidente probatorio negato alla sua assistita già a settembre 2023 (unica ragione per la quale sarebbe disposta a rientrare).

di Anita Testa

COS’È L’INCIDENTE PROBATORIO – L’incidente probatorio è un istituto giudiziario (previsto dalla Legge) che permette di acquisire la prova di un crimine durante le indagini, per far sì che tale prova non si deteriori (sia essa una testimonianza verbale, deteriorabile per via della memoria, o una prova fisica): per lo stupro di agosto 2023, Guidarelli aveva richiesto già nel mese successivo di intavolare un istituto del genere, ma la possibilità gli era stata negata. Oggi rinnova la proposta, sottolineando che “sono passati 7 mesi, poteva essere fatto nell’immediatezza.”

LE DICHIARAZIONI DI GUIDARELLI SULL’INCHIESTA – Gli indagati per la violenza sono due colleghi schermidori della vittima, uno di Foggia e l’altro di Milano; il terzo presunto colpevole, un ragazzo minorenne, non sembrerebbe più coinvolto nell’inchiesta. Ed è anche contro la gestione di quest’ultima che si scaglia Guidarelli: dopo aver ribadito “che la procura sportiva è autonoma rispetto a quella ordinaria, poteva almeno far sì da evitare che la schermitrice incontrasse gli indagati.” Il legale annuncia infine di valutare “la possibilità di presentare istanza di avocazione alla procura generale di Firenze”, che potrebbe decidere entro 180 giorni.


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