PISTOIA (4 marzo 2025) – Don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro, dove accoglie decine di migranti, è stato prosciolto dalle accuse di truffa e falso in atto pubblico.
di Matteo Della Bartola
Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Firenze, Antonio Pezzuti, ha stabilito il non luogo a procedere perché “il fatto non sussiste” per il sacerdote.
La Procura di Firenze accusava Biancalani di aver stipulato falsi contratti di lavoro a quattro persone straniere (inquadrati come colf e collaboratori domestici) che aveva ospitato nella parrocchia tra il 2019 e il 2020, al fine di ottenere contributi da parte dell’Inps, e di aver utilizzato i falsi contratti nell’ambito di procedimenti giurisdizionali davanti al tribunale di Firenze per ottenere provvedimenti che favorissero la permanenza in Italia di alcuni stranieri tramite riconoscimento della protezione internazionale.
Biancalani si è sempre ritenuto innocente, dichiarando di aver agito “in coscienza e alla luce del sole” e che i contratti fossero assolutamente reali, predisposti da un patronato a cui si era rivolto per premiare alcuni ragazzi che lo aiutavano nella gestione organizzativa dell’accoglienza facendo da mediatori nelle strutture di Vicofaro e Ramini.
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